Questa mi ha riportato alla mente un ricordo molto bello della mia infanzia. Il mio caro compagno Ernesto che stava seduto all'ultimo banco ( allora c'era ancora il banco degli asini, almeno dalle mie parti). Non è che fosse un asino , ma era di quei tipi molto solitari e indisciplinati ( secondo i parametri di giudizio della mia maestrina). Ne combinava di tutti i colori e io sotto sotto ( ma neanche tanto implicitamente o incosciamente) lo ammiravo e ogni tanto partecipavo alle sue bravate. Un giorno strappò una pagina e tutte le bambine scandalizzate: "iiiiiihhhhh, maeeeestra guardi cos'ha fatto Ernesto...ha strappato la pagina del suo libro!". Non guardatelo! l'ordine era sempre perentorio: massima indifferenza. Ma io che lo conoscevo bene , mi avvicinai al suo banco, nonostante l'immediato ordine di ritornare al mio posto, e vidi che aveva messo in mezzo al libro un quaderno e la pagina strappata veniva da lì. A volte , non era necessario che andassi a verificare di persona, mi strizzava l'occhio ed io capivo immediatamente e ridevo come una matta. La mia felicità raggiungeva l'acme, quando la maestra mi minacciava:Adele basta! Ti mando a sedere all'ultimo baNCO! Ma adesso vado, per oggi, credo che basti.. ho raccontato il peggio di me stessa. Ciao Cesare, a presto.
No, Adele, questi ricordi d'infanzia sono belli per coloro che li hanno vissuti, ma molto spesso piacevoli anche per coloro che li ascoltano o li leggono. Grazie Cesare
Amo la satira, mi piace fare ironia sulla "crema della crema" (i comunisti).
I miei polli preferiti?
....i "ciuchi rossi".
Se vi faccio ridere anche per un solo secondo...ho raggiunto il mio scopo. La satira li spazzerà via.
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3 commenti:
hiiiiii , accidenti ha rovinato il libro!!! Ha strappato una pagina dal suo vangelo-manuale delle barzellette!
Questa mi ha riportato alla mente un ricordo molto bello della mia infanzia.
Il mio caro compagno Ernesto che stava seduto all'ultimo banco ( allora c'era ancora il banco degli asini, almeno dalle mie parti). Non è che fosse un asino , ma era di quei tipi molto solitari e indisciplinati ( secondo i parametri di giudizio della mia maestrina). Ne combinava di tutti i colori e io sotto sotto ( ma neanche tanto implicitamente o incosciamente) lo ammiravo e ogni tanto partecipavo alle sue bravate.
Un giorno strappò una pagina e tutte le bambine scandalizzate: "iiiiiihhhhh, maeeeestra guardi cos'ha fatto Ernesto...ha strappato la pagina del suo libro!".
Non guardatelo! l'ordine era sempre perentorio: massima indifferenza. Ma io che lo conoscevo bene , mi avvicinai al suo banco, nonostante l'immediato ordine di ritornare al mio posto, e vidi che aveva messo in mezzo al libro un quaderno e la pagina strappata veniva da lì. A volte , non era necessario che andassi a verificare di persona, mi strizzava l'occhio ed io capivo immediatamente e ridevo come una matta. La mia felicità raggiungeva l'acme, quando la maestra mi minacciava:Adele basta! Ti mando a sedere all'ultimo baNCO!
Ma adesso vado, per oggi, credo che basti.. ho raccontato il peggio di me stessa. Ciao Cesare, a presto.
No, Adele, questi ricordi d'infanzia sono belli per coloro che li hanno vissuti, ma molto spesso piacevoli anche per coloro che li ascoltano o li leggono.
Grazie
Cesare
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