Ieri la giunta per le autorizzazioni a procedere si è dichiarata incompetente a decidere dell’uso delle intercettazioni di Massimo D’Alema. All’epoca delle telefonate con Giovanni Consorte, D’Alema era europarlamentare. Ergo – si sono detti i deputati dopo mesi passati alla ricerca di un escamotage che consentisse di rispedire al mittente la richiesta del gip – non tocca a noi dire sì o no all’uso giudiziario di quelle conversazioni, ma a Bruxelles.
giovedì 20 settembre 2007
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