Nel marzo del 1993 Giuliano Amato, reduce dalla guida di un governo caduto sotto i colpi dagli avvisi di garanzia, pronunciò queste esatte parole:
«Mi ritiro dalla politica. Non farò come certi che vorrebbero essere protagonisti del vecchio, del nuovo e del nuovissimo. Per cambiare dobbiamo trovare nuovi politici.
Solo i mandarini vogliono restare sempre e io sono in Parlamento ormai da dieci anni».
Quattordici anni dopo, Amato ha un seggio in Parlamento, dove è stato eletto nelle liste dell'Ulivo. Così l'ex giurista di fiducia di Bettino Craxi, che sempre perché non voleva fare il mandarino è anche ministro dell'Interno.
«Mi ritiro dalla politica. Non farò come certi che vorrebbero essere protagonisti del vecchio, del nuovo e del nuovissimo. Per cambiare dobbiamo trovare nuovi politici.
Solo i mandarini vogliono restare sempre e io sono in Parlamento ormai da dieci anni».
Quattordici anni dopo, Amato ha un seggio in Parlamento, dove è stato eletto nelle liste dell'Ulivo. Così l'ex giurista di fiducia di Bettino Craxi, che sempre perché non voleva fare il mandarino è anche ministro dell'Interno.
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